Walker Evans Italia

Walker Evans Italia
Laura Gasparini
Catalogo Silvana Editoriale 2016

Con due mostre su Walker Evans (Saint Louis, 1903 – New Haven, 1975), Palazzo Magnani a Reggio Emilia si inserisce per il primo anno nel circuito ufficiale di Fotografia Europea. Sensibile scrutatore di un’epoca, Walker Evans ha raccontato senza idealismi la vita ai margini della società americana, con dedizione ha colto la dignità di quelle persone rinchiuse nel disagio della povertà, del duro lavoro, della strada o della grigia quotidianità.

La prima mostra, Walker Evans. Italia a cura di Laura Gasparin, raccoglie una cinquantina di scatti tra cui anche quelli di Ghirri, Basilico, Barbieri e Guidi, per illustrare il livello di incidenza sul terreno fotografico nazionale dell’autore americano. Un ragionamento sull’inserimento nel flusso espressivo nostrano delle immagini giunte nel dopo guerra, invero alcune già presenti clandestinamente nel 1939 nella rivista Corrente con la recensione di Alberto Lattuada. La corrispondenza tra Evans e gli autori italiani, precisa, quasi speculare in alcuni lavori, esaurisce presto la mostra su se stessa mancando di pareggiare l’ampiezza che la fortuna in Italia di un autore come Evans richiederebbe.

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Domenico Russo

Fonte originale e completa: artribune.com

 

Divenuto celebre per aver immortalato gli Stati Uniti della crisi economica degli anni trenta, Walker Evans (St. Louis, Missouri, 1903 – New Haven, Connecticut, 1975) ha influenzato con le sue immagini il modo di fotografare di diverse generazioni di fotografi, da Robert Frank a William Eggleston negli Stati Uniti, dalla corrente neorealista a Luigi Ghirri in Italia.

I suoi scatti, prevalentemente in bianco e nero e con uno stile documentaristico, austero e distaccato, hanno saputo rappresentare brani di quotidianità – persone, paesaggi, edifici, oggetti – di grande semplicità ed efficacia, riuscendo a donare alla realtà ritratta, umile e schietta, non solo bellezza ma anche, e soprattutto, dignità.

Il catalogo, edito in occasione dell’XI edizione di Fotografia Europea, indaga la fortuna che il maestro americano ha riscosso in Italia a partire dagli anni trenta, ispirando il linguaggio poetico di numerosi fotografi e registi da Alberto Lattuada a Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Guido Guidi e Luigi Ghirri.

Fonte originale e completa: libroco.it